03/10/2023 – MANUTENZIONE STRADE COMUNALI DEL CONSORZIO DI CASALPALOCCO- Articolo pubblicato sulla Gazzetta di Casalpalocco di Giugno 2023

3 Ottobre 2023

Il X Municipio ha deliberato la manutenzione straordinaria della sede stradale delle due arterie di Casal Palocco, Via Gorgia da Leontini e Via Alessandro Magno, che costituiscono l’anello viario principale del quartiere. Come noto, si tratta di due strade con carreggiate distinte nei due sensi di marcia, separate da una aiuola spartitraffico di larghezza variabile, con numerosi punti di inversione di marcia. Nella fascia a verde centrale, perlopiù inerbita, sono collocati numerosi alberi di diverse specie, in alcuni casi a breve distanza dalla sede stradale. I Pini domestici, in particolare, quando si trovano sul margine dell’aiuola, presentano quasi sempre un sollevamento della pavimentazione stradale in corripondenza delle piante. Lo studio degli apparati radicali ha dimostrato che tutti i Pini presentano inizialmente un vigoroso fittone verticale, al quale si affiancano robuste radici fascicolate, più o meno orizzontali, a loro volta dotate di fittoni secondari. Nel tempo i fittoni si ramificano orizzontalmente, a più livelli di profondità, costituendo una serie di palchi radicali sovrapposti. Alla base delle grandi radici fascicolate e delle ramificazioni orizzontali dei fittoni, si formano anche numerose radici avventizie, dette “radici corda”, che crescono in tutte le direzioni, occupando i volumi compresi tra gli altri elementi dell’apparato radicale. I cosiddetti noduli radicali, relativamente comuni in tutta la famiglia delle Pinaceae, sono particolari formazioni iperplastiche di natura parenchimatica che si formano sulle radici corda. La funzione dei noduli è primariamente di natura meccanica: queste strutture sono infatti in grado di esercitare tanto una attività di “divaricazione” tra gli elementi rigidi ed inamovibili presenti nel substrato che una attività di “consolidamento” tra quelli dispersi ed incoerenti. La formazione dei noduli si innesca quando le radici corda sono soggette ad un carico orientato, carico che, talvolta, aumenta proprio in seguito alla formazione del nodulo; in questo modo si genera una sorta di reazione a catena che porta alla sovrapposizione di diverse generazioni di noduli, tra loro reciprocamente anastomizzati e frammisti ad elementi inerti, sorta di estesi “scudi nodulari” che esercitano una formidabile azione stabilizzatrice del substrato, costituendo una sorta di “piedistallo” per il Pino. Se il substrato è costituito dalle pavimentazioni stradali, con radici corda costrette a muoversi tra la pavimentazione stessa e il sottofondo, i noduli radicali determinano vistosi sollevamenti. Inoltre, il traffico veicolare, durante i mesi estivi, quando l’asfalto è meno rigido per il calore, causa delle lesioni agli apparati radicali alle quali la pianta reagisce con la produzione di callosità, spesso molto voluminose, che contribuiscono a determinare il sollevamento dello strato bituminoso. Allo scopo di verificare l’effettiva profondità ed estensione degli apparati radicali dei Pini in corrispondenza dei sollevamenti della pavimentazione, sono stati realizzati alcuni sondaggi a campione, per capire in quale misura i previsti lavori di scarificazione dell’asfalto andranno ad interessare le radici affioranti. Dai risultati dei sondaggi effettuati, è apparso evidente che, dal momento che i noduli radicali si trovano immediatamente a contatto con il manto di usura – quando non addirittura affioranti – non è possibile realizzare il ripristino della pavimentazione senza incidere in modo significativo sugli apparati radicali, con conseguente grave compromissione della stabilità delle piante coinvolte. In alcuni casi, l’entità delle deformazioni della pavimentazione e la vicinanza al fusto non consentono il taglio delle radici senza compromettere la stabilità della pianta e aumentare il fattore di rischio di ribaltamento. In questi casi appare inevitabile provvedere all’abbattimento dell’albero e alla sua sostituzione.
 Dalle analisi complessive e dai sondaggi effettuati, abbiamo al momento previsto l’abbattimento di ca una sessantina di pini, dislocati lungo le due arterie citate; comunque il tipo di intervento andrà successivamente e definitivamente valutato, caso per caso, durante l’avanzamento dei lavori. I Pini per i quali verrà previsto l’abbattimento andranno rimpiazzati mediante la messa a dimora di nuovi esemplari arborei nelle aree a verde in gestione al Consorzio di Casal Palocco, dove sono ampiamente disponibili spazi utili per l’impianto di alberature sostitutive. I nuovi esemplari arborei saranno forniti dal Municipio X. Per le altre alberature presenti, per quanto riguarda l’interazione tra i lavori e gli apparati radicali, poiché le radici corda, quelle su cui si formano i noduli su descritti, vanno incontro ad un lento ricambio e  le radici di assorbimento sono 

 tipicamente temporanee nel breve periodo, l’eventuale recisione delle radici avventizie, di assorbimento e delle radici corda o dei noduli radicali generati su queste ultime, non arrecherebbe un danno sostanziale agli alberi nei pressi degli interventi e al loro stato vegetativo nè alla loro stabilità.

Superficie inferiore della placca basale con noduli radicali anastomizzati

Poiché il Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio urbano di Roma Capitale prescrive che in tutti i lavori di scavo che interessano zone alberate sia obbligatoria la presenza di un tecnico agronomo abilitato che sovraintenda i lavori, in spirito di collaborazione con il Municipio X e per evitare ulteriori lungaggini, abbiamo offerto la collaborazione del ns  tecnico, Dott. Vittorio De Cristofaro, che, nel caso di tagli a radici primarie, stabilirà l’idonea profilassi e valuterà la stabilità dell’albero predisponendo gli interventi fitosanitari più opportuni, redigendo un’apposita relazione tecnica, fitosanitaria e fitostatica.

Per quanto riguarda l’avanzamento dei lavori, la Direzione Tecnica del X Municipio ci ha confermato che l’appalto e’ stato assegnato e che hanno già provveduto a presentare all’ufficio Giardini di Roma Capitale e alla Sopraintendenza Belle Arti la richiesta per l’abbattimento delle piante individuate come “critiche”. Salvo eventuali imprevisti i cantieri dovrebbero essere aperti entro la fine di Giugno / inizio Luglio 2023. 

Vi terremo informati su questa importantissima tematica!

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