RELAZIONE TERRENO VIA IEROCLE

04 Maggio 2021

 

AGGIORNAMENTO SULL’ITER AUTORIZZATIVO ALL’ESECUZIONE DELLA BONIFICA DEL TERRENO DI VIA IEROCLE PROPEDEUTICA ALLA SUA RESTITUZIONE AGLI EREDI CORVINI COME IMPOSTO AL CONSORZIO DALLA SENTENZA DEL 2008

Considerato che alla fine del prossimo mese di agosto saranno trascorsi ben 10 anni dall’inizio dei lavori di bonifica del terreno di Via Ierocle, vi anticipiamo un sintetico riepilogo dei fatti seguiti all’inizio dei lavori nel luglio 2011 per conto dell’allora CdA del Consorzio.

A causa di irregolarità procedurali, nel successivo mese di agosto 2011, il terreno in oggetto venne posto sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria che lo tiene tuttora in tale stato non avendo concluso il processo di appello nei confronti degli imputati dopo la loro condanna per reato ambientale.

Nel 2016 il CdA del Consorzio ha deliberato di procedere con un atto di transazione con la Società Ecoflora 2 che effettuò i lavori nel 2011. Grazie a tale transazione abbiamo potuto risparmiare un milione di euro rispetto all’importo richiesto dal Precetto ed evitare ulteriori pignoramenti del conto corrente. Abbiamo inoltre potuto riprendere l’iter autorizzativo necessario al completamento dei lavori di rimozione rifiuti e di bonifica che non erano stati né autorizzati nè completati perché bloccati dal sopra citato sequestro.

Nel corso della Conferenza dei Servizi con sopralluogo al terreno dell’ottobre 2017 e della successiva riunione del 2/2/2018, i rappresentanti delle Istituzioni coinvolte (Comune Provincia e ARPA) ci hanno chiarito e richiesto quanto segue:

  • L’attività di rimozione rifiuti e della successiva bonifica andavano definite, autorizzate ed effettuate ex novo con la conseguenza che tutti i lavori effettuati e i relativi costi sostenuti non erano serviti allo scopo;

  • Per tali attività, le dettagliate modalità di esecuzione proposte dal geologo del Consorzio, dott. Cappiello – ovvero tramite una campagna mobile di recupero dei rifiuti presenti nel sito ai sensi art. 208 Dlgs 152/2006 smi. – venivano considerate ammissibili e potevano essere presentate formalmente per l’approvazione unitamente a:

      1. Rilievo topografico del sito con stime volumetrica dei rifiuti da gestire;

      2. Istanza alla Regione di verifica di assoggettabilità al V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) della campagna mobile;

      3. Piano di rimozione rifiuti;

      4. Revisione del Piano di caratterizzazione del 2012;

Nel dicembre 2018 abbiamo ricevuto l’autorizzazione Regionale che ci ha consentito di presentare al Comune di Roma, nel marzo 2019, il Piano di Rimozione Rifiuti che prevedeva l’esecuzione di una campagna mobile di recupero rifiuti attraverso lavori di vagliatura del terreno “per lotti”. Per la valutazione del Piano, il Comune ha convocato una ulteriore Conferenza dei Servizi che si è tenuta a fine giugno 2019 e che non ha però accettato la proposta operatività di effettuare il lavoro in quattro lotti – uno consecutivo all’altro – richiedendo invece di operare la vagliatura e la rimozione dei rifiuti in “un’unica soluzione”. Questa rigida posizione degli Enti ha determinato un fermo all’iter autorizzativo poiché il Consorzio non avendo la disponibilità dello spazio necessario a soddisfare questa richiesta, ha dovuto valutare le alternative esistenti. Lo scorso gennaio – valutate le varie opzioni – abbiamo sottoposto alle predette Istituzioni una operatività a due soli lotti invece che a quattro.

Prima della presentazione della comunicazione dei lavori in “due lotti”, allo scopo di far produrre un capitolato da utilizzare per selezionare la ditta cui affidare l’esecuzione dei lavori – alla fine di luglio 2020 – ottenuto dal Tribunale un dissequestro temporaneo del sito – sul terreno sono state effettuate 15 trincee ognuna lunga e profonda 5 metri, e larga 1,7 metri. Da ogni trincea sono state stati prelevati e portate ad analizzare i campioni di terra insieme ai campioni di rifiuti dove sono stati trovati. I risultati delle analisi di tali campioni e le loro quantità presenti in ogni trincea hanno consentito di effettuare una estrapolazione per l’intera estensione del terreno e di riflettere il tutto all’interno di un dettagliato capitolato poi utilizzato per la selezione di una ditta cui affidare i lavori. All’inizio di febbraio – nel corso di un sopralluogo al terreno abbiamo quindi consegnato copia del capitolato alle quattro ditte invitate e in possesso dell’iscrizione alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura per la categoria oggetto dell’appalto e all’Albo Nazionale Gestori Ambientali di cui al D. Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 art. 212 e, per la categoria 9 – bonifica di siti.

Lo scorso primo marzo abbiamo ricevuto i quattro preventivi che sono stati valutati da una Commissione creata allo scopo e composta da due componenti il CdA del Consorzio e due componenti la Consulta del Consorzio. L’analisi, effettuata sia valutando l’aspetto economico che quello tecnico-qualitativo delle Ditte, ci ha consentito di selezionare la ditta con la miglior offerta economica e il miglior rapporto qualità. Nel corso di questo mese di aprile la ditta selezionata presenterà richiesta di autorizzazione all’inizio dei lavori alle Istituzioni competenti (Regione Lazio, Comune, ARPA Lazio e ASL). e – dopo l’ottenimento dell’autorizzazione alla campagna mobile di recupero dei rifiuti, per la quale prevediamo due/tre mesi – inizierà i lavori. Questi dovranno difatti necessariamente iniziare e concludersi nel periodo estivo dunque tra giugno e settembre 2021 perché è importante evitare piogge durante le attività.

Come già detto, il lavoro consisterà nella vagliatura di tutto il terreno con la rimozione e trasporto in discarica autorizzata – previo analisi di laboratorio – dei rifiuti ancora presenti nello stesso dopo la loro separazione per categoria. Al termine di questa fase verrà richiesto l’intervento di ARPA bonifiche Lazio per verificare le condizioni del terreno in sito al fine di verificare eventuali contaminazioni sui terreni in posto e successivamente procedere al ripristino morfologico del sito attraverso il riempimento del vuoto con il terreno vagliato e certificato ed esente da rifiuti ed inquinanti.

Con i prossimi articoli sulla Gazzetta continueremo a tenervi aggiornati con il procedere delle operazioni su elencate. Tutto il progetto e i relativi costi verrà inoltre formalmente sottoposto all’approvazione dei Consorziati nel corso della prossima Assemblea consortile di venerdì 4 giugno 2021.

Prima di concludere, vi comunichiamo che la prossima udienza della causa intentata dall’attuale CdA del Consorzio nei confronti del Direttore dei sopra citati lavori effettuati nel 2011e messi sotto sequestro, Arch. Miccò, è prevista ad inizio 2022.

Il Consiglio di Amministrazione

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