Programmazione degli interventi contro la Cocciniglia dei rami del Leccio

28 Aprile 2022

Il leccio (Quercus ilex) è la specie arborea più rappresentata a Casal Palocco: il DataBase del Consorzio registra ad oggi n° 1618 lecci. Nel 2021 su molti di essi ha fatto la sua comparsa, con insolita intensità, la Cocciniglia dei rami di Leccio (Kermococcus vermilio o Kermes vermilio). Si tratta di cocciniglie le cui femmine adulte sono attere con una caratteristica forma tondeggiante, di colore rosso e raggiungono i 7-8 mm di diametro. I maschi adulti sono alati, e si sviluppano in follicoli nella pagina inferiore delle foglie. La specie compie una generazione annuale: le femmine a maturità (verso maggio) depongono circa 2000 uova di colore rosso vivo, mantenendole protette all’interno del loro corpo fino al loro completo sviluppo. Le neanidi compaiono nei mesi di giugno e luglio ed abbandonano il corpo materno, disperdendosi sul tronco e sui rami. I danni, caratterizzati dal disseccamento dei germogli terminali, sono provocati dagli stadi larvali, e in particolare dalle prime ninfe alla nascita, che colonizzano le parti più tenere dei germogli, in quanto si nutrono della linfa mediante un apparato boccale succhiatore. Gli alberi attaccati manifestano, infatti, disseccamenti dei rami e delle branche, con la possibilità di disseccamento dell’80-90% dell’intera chioma dell’albero e, successivamente, l’avvizzimento dell’intera pianta. In ambiente urbano l’unica forma di lotta consentita è l’endoterapia con insetticidi sistemici registrati per tale uso. Come per la Cocciniglia tartaruga del Pino, la tecnica consiste nel praticare dei piccoli e superficiali fori sul tronco delle piante e in essi iniettare a pressione con attrezzature idonee una soluzione concentrata composta da un insetticida sistemico e un prodotto veicolante, aggiungendo eventualmente un principio attivo “juvenoide” che inibisce lo sviluppo delle neanidi. In questo modo è possibile dosare il prodotto senza alcuna dispersione nell’ambiente, risparmiando nel modo più assoluto gli organismi utili. Poiché si tratta di un parassita raramente letale, non molto frequente e che non attacca ogni anno sistematicamente, è stato deciso un approccio graduale e mirato, in modo da poter monitorare l’evoluzione del patogeno e limitare i trattamenti ai casi veramente gravi. In prima battuta sono stati individuati 8 focolai principali per circa 300 lecci che verranno trattati nel mese di maggio, per garantisce la copertura delle piante nei mesi di giugno e luglio, in cui compaiono le generazioni attive. L’intervento riguarderà le piante più colpite, allo scopo di contrastare i focolai ed abbattere la popolazione dell’insetto all’interno del Consorzio.

Per quanto riguarda la Cocciniglia tartaruga del Pino, essa continua ad essere largamente presente nel nostro territorio: non appena i primi caldi primaverili consentiranno agli insetti di riprendere la loro attività riproduttiva è da prevedere un nuovo attacco alle chiome dei Pini del Consorzio. Alla luce di tali considerazioni, in via precauzionale, è stato deciso di commissionare alla ditta EKOGEO, un nuovo trattamento endoterapico, che è stato completato nei mesi di marzo e aprile.

Si rinnova, a tal proposito, l’invito a Privati e Condominii ad effettuare i trattamenti endoterapici per i loro Pini domestici, contattando direttamente la ditta EKOGEO SrL o altra Ditta abilitata e competente in materia.

Dott. Vittorio De Cristofaro

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