Progressi nelle azioni di contrasto alla Cocciniglia dei Pini

01 Settembre 2021

Con le alte temperature estive è tornata a fare la sua comparsa la famigerata Cocciniglia tartaruga dei Pini, con tutti i disagi che essa comporta, a causa delle abbondanti quantità di melata mista a fumaggine che cade dalle chiome.

Molti pensavano che con il trattamento effettuato, non avremmo più avuto tutti i disagi verificatisi la scorsa estate e in effetti i Pini trattati mostrano una presenza dell’insetto decisamente ridotta, come hanno accertato i campionamenti di aghi sulle chiome effettuati a cadenza periodica. Anche le analisi chimiche hanno confermato la persistenza del principio attivo impiegato mediante endoterapia. E allora come mai continua a piovere melata, seppure in misura nettamente minore rispetto all’anno scorso? I motivi sono diversi:

  1. la ricomparsa della melata si è verificata in una fase di massima diffusione dell’insetto con temperature ben oltre i 30°, che favoriscono la schiusa di milioni di uova, il che significa migliaia di insetti per pianta;
  2. il trattamento effettuato non ha efficacia come repellente: il principio attivo per svolgere la sua azione insetticida deve essere ingerito; questo significa che l’insetto potrà essere controllato solo se avviene la suzione della linfa contenente il fitofarmaco, che limita lo sviluppo e la vitalità della cocciniglia; la ricomparsa temporanea della Cocciniglia su piante trattate è quindi una fase inevitabile, ma funzionale per l’efficacia della lotta al parassita;
  3. i trattamenti hanno riguardato poco meno di 2000 piante tra Consorzio, Condomini e privati; si può stimare che solo a Casal Palocco siano presenti almeno altri 1500 Pini non trattati sui quali l’insetto prolifica indisturbato;
  4. discorso analogo vale per le aree limitrofe dove i numerosissimi Pini domestici non trattati mantengono alta la pressione degli insetti sui nostri Pini.
  5. nelle applicazioni di prodotti fitosanitari in endoterapia, la barriera costituita dai canali resiniferi e le condizioni fisiologiche dei singoli alberi (grado di deperimento) incidono sul grado di efficacia raggiungibile dal trattamento endoterapico: è possibile che, su singoli casi, il trattamento non abbia dato i risultati sperati a causa delle mediocri condizioni vegetative dell’albero in questione.

Sui numeri della Gazzetta dei mesi scorsi, descrivendo le azioni che il Consorzio sta mettendo in campo per contrastare l’infezione dei Pini da parte della Cocciniglia Tartaruga, è stato più volte sottolineato che per la lotta all’insetto, di provenienza esotica, non esistono protocolli di intervento collaudati e di sicura efficacia. Tutto quello che si sta facendo ha carattere sperimentale e la valutazione dei risultati ottenuti è fondamentale per le azioni da intraprendere da qui in avanti. Come ribadito più volte non è un problema di cui ci libereremo tanto facilmente e in tempi brevi: il contrasto delle specie aliene invasive non è mai cosa semplice. L’aspetto fondamentale da sottolineare è che le piante trattate sono protette dalle gravi infestazioni croniche che stanno portando alla morte decine di Pini in tutto il territorio romano. Quando ne verremo fuori? Non lo sappiamo e nessuno lo sa. Ma mentre l’insetto sta circolando indisturbato in gran parte del territorio comunale, portando alla morte centinaia di alberi, speriamo di riuscire a salvare i Pini del Consorzio con un controllo permanente, attraverso prelievi periodici di aghi direttamente sulle chiome, come già fatto dall’inizio dei trattamenti ad oggi.
Una buona notizia arriva dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, il quale ha emanato finalmente il Decreto di Lotta obbligatoria, pubblicato sulla GU del 27/07/21 n° 173, in base al quale il Servizio Fitosanitario Regionale approverà’ il Piano di Azione regionale per il contrasto alla diffusione del parassita.

Allo scopo di abbattere significativamente la popolazione del patogeno nel nostro territorio, si ribadisce l’importanza di aderire alla campagna di trattamento anche da parte di Condomini e privati che possiedono Pini nel loro giardino, prendendo contatto con la ditta Ekogeo Srl (info@ekogeo.net – tel. 06-9147418) o con altra Ditta competente in materia.

 

Leccio colpito da Cocciniglia dei rami del leccio
Monitoraggio delle chiome nel mese di Agosto

Segnaliamo un altro parassita che quest’anno ha fatto al sua comparsa sui Lecci: la Cocciniglia dei rami del leccio (Kermococcus vermilio). I danni arrecati alle piante ospiti consistono nel progressivo disseccamento di porzioni di chioma, causato dalla continua suzione di linfa. Compie una generazione annuale; le femmine iniziano a deporre le uova all’inizio dell’estate, quando la temperatura è di circa 25º C e depongono circa 2000 uova di colore rosso vivo (carminio – da qui il nome), che rimangono protette dal guscio della femmina morta. I danni sono provocati dagli stadi larvali, e in particolare dalle prime ninfe alla nascita, che colonizzano le parti più tenere dei germogli, in quanto si nutrono della linfa mediante un apparato boccale succhiatore. I danni sono caratterizzati dal disseccamento dei germogli terminali, con la possibilità di disseccamento dell’80-90 % dell’intera chioma dell’albero. Poiché si tratta di un parassita raramente letale, non molto frequente e che non attacca ogni anno sistematicamente, generalmente si effettuano trattamenti curativi. Il momento ottimale per effettuare il trattamento è quando emergono le ninfe di primo stadio per poterle eliminare ed evitare i danni e le seguenti generazioni.

La situazione sarà tenuta sotto controllo per eventuali trattamenti puntuali, da effettuarsi l’anno prossimo su singole piante particolarmente colpite.

Vittorio De Cristofaro

Impostazioni della Privacy
Nome Abilitato
Cookies
Utilizziamo i cookie per offrirti un'esperienza migliore sul sito web.
Google Analytics
Monitoriamo in forma anonimizzata le informazioni dell'utente per migliorare il nostro sito web.
x

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza online. Accettando l'accettazione dei cookie in conformità con la nostra politica sui cookie.